13/08/07

Gli Acrobati


Questa è l'ultima opera del mio carissimo zio Andrea...Cosa ne dite?

Esagerato...


Come avevo previsto, il mio vecchio non si smentisce mai:

Elogio al Tennis

Mi sembra proprio necessario, in questo momento, dedicare uno spazio del mio umilissimo blog ad un gioco nobilissimo e davvero speciale: il tennis. Parlo non solo come spettatore delle spettacolari battaglie che si possono osservare in diretta o negli archivi storici, ma anche come modestissimo praticante; perciò vi prego di non trascurare il mio modestissimo parere a riguardo di quanto scriverò. Vogliamo allora scindere il gioco nei due aspetti fisico e mentale? Innanzitutto è bene ricordare che si tratta di un singolare: l'affaticamento psico-fisico grava perciò su un solo giocatore per parte. Ci si trova quindi soli ad affrontare lo scontro, il che, per molti, è già uno scoglio insormontabile. Passato questo blocco puramente mentale, è necessaria una buona preparazione fisica, comprendente aerobica e sviluppo muscolare. E adesso si può cominciare! Di primo acchito, sembra uno dei tanti sport singolari. Solo giocandolo però è possibile carpirne le diversità: dalla mia esperienza, imputo i tempi ed i metodi di gioco la ragione della sua particolarità. I set, costituiti dai game, in cui si alternano i servizi dalle due parti sono scanditi da precise pause, e questa frequente variazione di ritmo non può che alterare continuamente il rendimento dei giocatori. Non solo: non è sufficiente raggiungere i 6 game (ad esempio) ed aggiudicarsi il set, ma almeno 2 set o alpiù 3, e in caso di parità viene sempre disputato il punto di assoluto vantaggio. Il ritmo infranto, secondo me, è la ragione principale di tutta la spettacolarità: non è sufficiente essere il migliore (capitano raramente delle finali a senso unico, a vantaggio di un unico giocatore), bisogna dimostrarlo e confermarlo, mentre gli avversari ti mettono ripetutamente il bastone tra le ruote. A livello mentale, poi , è ancora più sottile: basta rilassarsi un momento, anche inconsciamente, e si perde il punto acquisito faticosamente, magari decisivo, in grado di rimettere in discussione l'esito della gara, e tutto va a favore dell'avversario che se ne esce così dalla temporanea crisi, e si dispone per giocare al meglio il punto successivo, ancora più sicuro di sè. Tutta questa guerra, perchè questo è alla fine dei conti, denuda i giocatori in campo, costretti involontariamente a mostrarsi per quello che sono. Si approda così ad un'altra sfida, quella tra il giocatore e sè stesso: al dilà della rete c'è un muro il vuoto il nulla, non importa, bisogna semplicemente effettuare il colpo alla perfezione; è come da uno schema già disegnto e la calma dell'esecuzione ne è la conferma: ora non importa più vincere o perdere, perchè si è capito il proprio gioco, il proprio limite, e si è in pace con se stessi. E non dimentichiamo poi il livello di nobiltà di tale disciplina: le cortesie ed il rispetto tra i giocatori sono sempre evidentissimi. Insomma, sto esagerando...la passione per questo sport è in me bruciante, e dovrebbe essersi capito. Non posso fare altro che consigliare ai profani di provarci e di insistere ai neofiti, perchè ne vale davvero la pena.

In altre parole, questo è tennis.

23/05/07

Equipaggiàti per l'estate

Il verydisco ha messo gli artigli, e sono già stati ampiamente testati (come si può notare) ed approvati all'unanimità. Sotto il motore è spuntata una piastra di alluminio da 1 cm spontaneamente, giuro, io non ho fatto niente!!! In attesa di altre novità meccanche, mi sono dilettato nell'eliminazione delle vibrazioni e nella impermeabilizzazione di alcune zone elettricamente vulnerabili. Immancabile un mini-impianto hi-fi, costituito da un'autoradio in grado di leggere svariati formati, predisposta usb ed i-pod, affiancata da 4 diffusori mid, 2 tweet invisibili ed un wooferino, giusto giusto per coprire il fischio delle ruote tassellate su strada. Sicuramente quest'anno non ci saranno problemi nè per Montagnana nè per il Barigazzo nè per s.Matteo!!!
Al prossimo aggiornamento.

Apri il Gate e vai alla Source, c'è il Drain intasato

BJT dovunque, ormai è ossessione. Una lode innegabile ai nostgri prof di elettronica ed elettrotecnica: secondo me, e secondo altri miei compagni meccanici che, in quanto tali, disprezzano generalmente tali discipline, i due famigerati prof sono riusciti ad incuriosirci e, nonostante la mancanza di tempo per approfondire e spiegare integralmente gli argomenti, a chiarirci i problemi che usualmente minano il mondo del lavoro ed a proporci le soluzioni. Da parte mia, un sincero grazie.

L'urlo dell'àtono Roger



Tutta colpa del coraggioso Rafa, se non fosse stato per lui a quest'ora il magnifico Roger si sarebbe laureato come il migliore assoluto, per quanto questo attributo valga nel mutevole ed imprevedibile mondo del tennis. E proprio così è stato per Roger, il quale non si è mai trovato a suo agio sulla terra rossa, o meglio, sulla terra calpestata dal rivale Rafa. Consideriamo solo loro, visto che da qualche anno a questa parte monopolizzano tutte le finali di tutti i tornei su tutte le superfici: qualche attimo di insicurezza durante le qualificazioni, per entrambi, ma di poco conto rispetto allo scontro finale. L'indiscusso re della terra, Rafa, è stato finalmente scalzato dall'avversario contro il quale lui stesso ha ammesso di preferir perdere: Roger. Dico finalmente perchè Rafa vanta ora il record di vittorie consecutive su terra, e finalmente soprattutto per la vittoria di Roger, liberatosi da quel peso schiacciante, dipendente piuttosto da un blocco psicologico che da carenze atletiche. E finalmete perchè lo abbiamo sentito urlare, infervorato da rabbia repressa e da un'inaspettata scrica di rilassante adrenalina, non appena messo a segno l'ultimo punto del terzo set, a favore dello svizzero per 6-0. Inaspettata vittoria, ma evidentemente attesa da tempo, vista la rumorosa manifestazione di felicità di Roger, tanto assordante quanto inattesa; mai prima si era lasciato coinvlgere emotivamente così, mai prima aveva mostrato il suo lato tremendamente umano sul campo da tennis. Per fortuna, anche tu Roger sei uomo, e lo hai dimostrato nel modo più civile e tipicamente umano, passando dal trono sportivo alla crisi, prolungatasi fino a quando, nonostante tutti i precedenti tentativi vani, hai avuto la possibilità di riscattarti, sempre nel totale rispetto degli avversari, regalando a te stesso ed a tutti gli appassionati una gioia indescrivibile!


In altre parole, questo è tennis.

10/04/07

Apertura di stagione


Si...sono già spuntati...e ieri sera è scattata una frittatina a dir poco sublime!